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Indice dell'articolo

  1 - Il Simbolo

  2 - 1910

  3 - 1910 - 1915

  4 - 1915 - 1925

  5 - 1925 - 1946

  6 - 1946

  7 - 1950 - 1972

  8 - 1972 ad oggi

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Il Simbolo

L'Alfa Romeo ha tra le sue caratteristiche anche quella di non avere mai modificato radicalmente il proprio marchio distintivo, infatti sin dalla nascita ha scelto un marchio circolare suddiviso verticalmente in due parti, sul lato sinistro la croce rossa in campo bianco, simbolo della città di Milano e sul lato destro il famoso biscione, cioè il serpente simbolo dei Visconti.

La croce ricorda il fregio del battaglione lombardo partito per la Prima Crociata nel 1095. A capo dell’esercito, diretto in Terra Santa, c’era Ottone Visconti, signore di Invorio e di Oleggio Castello, antenato di quei Visconti che, trecento anni più tardi, sarebbero diventati signori di Milano. Cinque anni dopo, al ritorno in patria dei crociati lombardi, la città adotta la stessa croce come insegna del comune, a riconoscimento del valore militare dimostrato in battaglia dai suoi cavalieri.

Più curiosa ancora la storia del Biscione. Il simbolo, che rinvia alla forza, alla sagacia e alla potenza, appartiene alla tradizione dei Longobardi, presso i quali il serpente in campo azzurro era considerato un portafortuna e utilizzato sulle bandiere di guerra. Nel 1295 Matteo Visconti - diventato signore di Milano - chiede agli scrittori di corte di creare una “saga dei Visconti” che nobiliti un passato non particolarmente brillante. La scelta cade sul retaggio longobardo e il serpente diventa l’emblema dello stemma trecentesco.

Per rafforzare ancora più il fantasioso legame tra la famiglia dei Visconti e l’antica popolazione, nasce la leggenda del longobardo Uberto, antenato di Matteo, che liberò le campagne circostanti uccidendo un terribile drago. A questo punto gli araldisti di corte creano il Biscione: il corpo è del serpente longobardo, la testa del drago.

Le uniche modifiche riguardano la cornice esterna:

Nel 1910 con la scritta ALFA e MILANO divise da due nodi sabaudi in onore del Regno d'Italia.
1910 - 1915
Sul lato del serbatoio della benzina, di forma cilindrica posizionato trasversalmente dietro i sedili, è riportata la scritta ALFA. Non è un vero emblema ma è solo una scritta di forma circolare.
1915 - 1925
Nel 1918 con l'inserimento del nome ROMEO, dopo l'acquisto della fabbrica da parte di Nicola Romeo
1925 - 1946
Nel 1925 con l'inserimento del simbolo in una modanatura consistente in una corona d'alloro in ricordo della vittoria dell'Alfa Romeo P2, condotta da Gastone Brilli-Peri, nel primo Campionato Automobilistico del Mondo.

1946
Nel 1946 dopo la vittoria della Repubblica al referendum del 2 giugno vengono inserite due linee ondulate in sostituzione dei nodi sabaudi.
In questa data l'emblema stesso venne completamente rivisto e realizzato in solo metallo.
1950 - 1972
Nel 1950, in concomitanza con l'arrivo della 1900, il simbolo del'Alfa romeo tornò ad assumere la sua forma originaria (ad eccezione dei nodi sabaudi) e tornò ad essere realizzato in ottone e smalto come sulle vetture d'anteguerra.

1972
Nel 1971, con l'apertura dello stabilimento Alfasud di Pomigliano, vengono tolte dal marchio l'indicazione MILANO, le linee ondulate e la corona d'alloro, giungendo così al marchio in uso ai giorni nostri.


       

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