V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
alfa90ista |
Inserito il - 25/07/2009 : 20:51:03
Alfa Romeo 90
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Costruttore: Alfa Romeo Descrizione generale Tipo Berlina
Inizio produzione 1984
Sostituisce la: Alfa Romeo Alfetta
Fine produzione 1987
Sostituita da: Alfa Romeo 164
Esemplari prodotti 56.000 circa Altre caratteristiche Dimensioni e pesi Lunghezza 4.390 mm
Larghezza 1.640 mm Altezza 1.420 mm Peso da 1.080-1.250 kg
Altro Altre versioni Assemblaggio: Arese (MI) Design Bertone
Altre antenate Alfa Romeo Alfetta Altre eredi Alfa Romeo 156 Della stessa famiglia Alfa Romeo 75
Concorrenti Audi 80 Citroën BX Fiat Regata, Argenta e Croma Ford Orion e Granada Lancia Prisma e Thema Opel Kadett Rover 213/216 Volkswagen Passat
La Alfa Romeo 90 è una vettura Alfa Romeo prodotta dall'1984 al 1987 nello stabilimento di Arese quale erede della Alfetta e venne sostituita dalla 164 dopo solo 3 anni di produzione. Descrizione La 90 della progenitrice Alfetta riprendeva non solo l'intera meccanica (motori inclusi), ma anche la l'ossatura della carrozzeria. Il compito affidato alla Bertone di ridisegnare solamente la parte esterna delle lamiere non era dei più facili. Il risultato fu una berlina dalle linee piuttosto squadrate (e un po' superate), ma non prive d'una certa eleganza. Per migliorare la penetrazione aerodinamica sotto al paraurti anteriore si trovava uno spoiler regolabile. Presentata al Salone dell'automobile di Torino del 1984, la 90 riproponeva senza modifiche la meccanica (raffinata, ma ormai obsoleta) dell'Alfetta: disposizione transaxle (con motore anteriore, trazione posteriore e gruppo cambio-differenziale al retrotreno), sospensioni anteriori a quadrilateri, ponte posteriore De Dion (che sorreggeva anche il gruppo cambio-differenziale), freni a disco su tutte le ruote (quelli posteriori montati all'uscita del differenziale per ridurre le masse non sospese). Motorizzazioni [modifica] Al momento del lancio erano disponibili due motori, 4 cilindri bialbero di 1779 e 1962cc, il V6 Busso con alberi a camme in testa da 2492cc e un 4 cilindri turbodiesel di 2.4 litri prodotto dalla VM Motori di Cento (FE). La gamma comprendeva: •90 1.8 (con alimentazione a 2 carburatori e potenza di 120cv) •90 2.0 (con alimentazione a 2 carburatori e potenza di 128cv) •90 2.0 Iniezione (con alimentazione a iniezione elettronica e potenza di 128cv) •90 2.5 6V iniezione (con alimentazione a iniezione elettronica e potenza di 158cv) •90 2.4 Turbodiesel (con potenza di 105cv, successivamente portata a 112cv) Nel 1985 venne lanciata la 90 2.0 6V Iniezione, con un motore derivato dall'omologo 2500, dotato di impianto iniezione Spica in luogo del Bosch Jetronic adottato sul 2500. Disponeva di 132cv. L'ultimo periodo Trovandosi a competere con vetture del calibro della Lancia Thema, lanciata contemporaneamente e decisamente più moderna, la 90 faticò parecchio a ritagliarsi un proprio spazio. Il colpo di grazia alla 90 lo diede però il lancio (sempre nel 1985) della Alfa 75, dotata della stessa meccanica e di una carrozzeria più aggressiva. A poco servì il restyling del 1986, che coinvolse la mascherina anteriore (leggermente modificata) e alcuni dettagli dell'interno, dando vita alla 90 Super. Dal punto di vista meccanico le uniche novità riguardavano il motore turbodiesel, potenziato a 105cv, l'eliminazione della versione 2.0 a carburatori e l'adozione di rapporti più corti per migliorare accelerazione e ripresa, con quinta marcia di potenza. Invariati gli altri motori della gamma. Prodotta in meno di cinquataseimila esemplari, fu sostituita nel 1987 dalla 164, vettura derivata proprio dalla sua concorrente Lancia Thema.
Alfa 90 1.8 Alfa 90 1.8 Super MOTORE Numero e disposizione cilindri: 4 in linea Cilindrata: 1779 cc Alesaggio e corsa: 80 x 88.5 mm Rapporto di compressione: 9.5:1 Testa cilindri: in lega leggera, smontabile, camere di scoppio emisferiche Numero e posizione valvole: 2 per cilindro in testa inclinate a 80° Potenza massima e regime: 120 cv DIN a 5300 giri/min. Coppia massima: 17 Kgm (167 Nm) DIN a 4000 giri/min. Accensione: elettronica senza contatti, impianto elettrico 12 V, alternatore 540 Watt, batteria 50 Ah Distribuzione: doppio albero a camme in testa Comando distribuzione: doppia catena silenziosa anteriore Raffreddamento: a liquido con circuito sigillato, pompa centrifuga, elettroventilatore a comando termostatico e radiatore (capacità 8 litri) Alimentazione: 2 carburatori orizzontali a doppio corpo Dell'Orto DHLA 40H, filtro aria a secco, pompa carburante elettrica Lubrificazione: forzata, filtro olio sul circuito principale, capacità carter 5 litri TRASMISSIONE E FRENI Trazione: posteriore Frizione: posteriore all'entrata del cambio-differenziale, monodisco, comando idraulico Cambio: a 5 marce sincronizzate e retro marcia, comando a leva centrale; gruppo frizione, cambio, differenziale e freni a disco posteriori collegato alla scocca Albero di trasmissione: in due sezioni con 3 giunti elastici, sempre collegato con l'albero motore, coppia conica ipoide Freni: a disco a doppio circuito sulle 4 ruote, comando idraulico, servofreno a depressione e limitatore automatico di frenata al retrotreno; freno a mano posteriore Pneumatici: 185/70 T 14 (tubeless) su cerchi 5 1/2 J x 14"; optional: cerchi in lega leggera AUTOTELAIO Tipo di telaio: scocca metallica autoportante a struttura progressivamente differenziata Carrozzeria: berlina 4 porte e 5 posti Sospensioni avantreno: ruote indipendenti, bracci trasversali oscillanti (schema a quadrilateri deformabili), barre di torsione longitudinali, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici Sospensioni retrotreno: ponte De Dion, molle elicoidali a flessibilità variabile, barra antirollio, parallelogramma di Watt trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici Lunghezza massima: 4391 mm Larghezza massima: 1638 mm Altezza: 1420 mm Passo: 2510 mm Carreggiata anteriore: 1366 mm Carreggiata posteriore: 1358 mm Capacità serbatoio carburante: 49 litri Sterzo: a cremagliera; 1.8 Super: servosterzo a richiesta Massa: 1080 Kg VELOCITA' MASSIMA DICHIARATA Velocità: 185 Km/h
90 2.0 MOTORE Numero e disposizione cilindri: 4 in linea Cilindrata: 1962 cc Alesaggio e corsa: 84 x 88.5 mm Rapporto di compressione: 9:1 Testa cilindri: in lega leggera, smontabile, camere di scoppio emisferiche Numero e posizione valvole: 2 per cilindro in testa inclinate a 80° Potenza massima e regime: 128 cv DIN a 5400 giri/min. Coppia massima: 18.2 Kgm (177.5 Nm) DIN a 4000 giri/min. Accensione: elettronica senza contatti, impianto elettrico 12 V, alternatore 540 Watt, batteria 60 Ah Distribuzione: doppio albero a camme in testa Comando distribuzione: doppia catena silenziosa anteriore Raffreddamento: a liquido con circuito sigillato, pompa centrifuga, elettroventilatore a comando termostatico e radiatore (capacità 8 litri) Alimentazione: 2 carburatori orizzontali a doppio corpo Solex C 40 AD oppure Dell'Orto DHLA 40G, filtro aria a secco, pompa carburante elettrica Lubrificazione: forzata, filtro olio sul circuito principale, capacità carter 5.6 litri TRASMISSIONE E FRENI Trazione: posteriore Frizione: posteriore all'entrata del cambio-differenziale, monodisco, comando idraulico Cambio: a 5 marce sincronizzate e retro marcia, comando a leva centrale; gruppo frizione, cambio, differenziale e freni a disco posteriori collegato alla scocca Albero di trasmissione: in due sezioni con 3 giunti elastici, sempre collegato con l'albero motore, coppia conica ipoide Freni: a disco a doppio circuito sulle 4 ruote, comando idraulico, servofreno a depressione e limitatore automatico di frenata al retrotreno; freno a mano posteriore Pneumatici: 185/70 HR 14 (tubeless) su cerchi 5 1/2 J x 14"; optional: cerchi in lega leggera AUTOTELAIO Tipo di telaio: scocca metallica autoportante a struttura progressivamente differenziata Carrozzeria: berlina 4 porte e 5 posti Sospensioni avantreno: ruote indipendenti, bracci trasversali oscillanti (schema a quadrilateri deformabili), barre di torsione longitudinali, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici Sospensioni retrotreno: ponte De Dion, molle elicoidali a flessibilità variabile, barra antirollio, parallelogramma di Watt trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici Lunghezza massima: 4391 mm Larghezza massima: 1638 mm Altezza: 1420 mm Passo: 2510 mm Carreggiata anteriore: 1366 mm Carreggiata posteriore: 1358 mm Capacità serbatoio carburante: 49 litri Sterzo: a cremagliera, servosterzo a richiesta Massa: 1080 Kg VELOCITA' MASSIMA DICHIARATA Velocità: 190 Km/h
Alfa 90 2.0 Iniezione Alfa 90 2.0 Iniezione Super MOTORE Numero e disposizione cilindri: 4 in linea Cilindrata: 1962 cc Alesaggio e corsa: 84 x 88.5 mm Rapporto di compressione: 10:1 Testa cilindri: in lega leggera, smontabile, camere di scoppio emisferiche Numero e posizione valvole: 2 per cilindro in testa inclinate a 80° Potenza massima e regime: 128 cv DIN a 5400 giri/min. Coppia massima: 17.9 Kgm (176.5 Nm) DIN a 4000 giri/min. Accensione e Iniezione: iniezione elettronica Bosch Jetronic integrata con sistema di accensione elettronica e variatore di fase, pompa carburante elettrica, impianto elettrico 12 V, alternatore 45 A, batteria 60 Ah Distribuzione: doppio albero a camme in testa Comando distribuzione: doppia catena silenziosa anteriore Raffreddamento: a liquido con circuito sigillato, pompa centrifuga, elettroventilatore a comando termostatico e radiatore (capacità 8 litri) Lubrificazione: forzata, filtro olio sul circuito principale, capacità carter 5 litri TRASMISSIONE E FRENI Trazione: posteriore Frizione: posteriore all'entrata del cambio-differenziale, monodisco, comando idraulico Cambio: a 5 marce sincronizzate e retro marcia, comando a leva centrale; gruppo frizione, cambio, differenziale e freni a disco posteriori collegato alla scocca; rapporto al ponte 3,818:1 Albero di trasmissione: in due sezioni con 3 giunti elastici, sempre collegato con l'albero motore, coppia conica ipoide Freni: a disco a doppio circuito sulle 4 ruote, comando idraulico, servofreno a depressione e limitatore automatico di frenata al retrotreno; freno a mano posteriore Pneumatici: 185/70 HR 14 (tubeless) su cerchi 5 1/2 J x 14"; optional: cerchi in lega leggera AUTOTELAIO Tipo di telaio: scocca metallica autoportante a struttura progressivamente differenziata Carrozzeria: berlina 4 porte e 5 posti Sospensioni avantreno: ruote indipendenti, bracci trasversali oscillanti (schema a quadrilateri deformabili), barre di torsione longitudinali, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici Sospensioni retrotreno: ponte De Dion, molle elicoidali a flessibilità variabile, barra antirollio, parallelogramma di Watt trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici Lunghezza massima: 4391 mm Larghezza massima: 1638 mm Altezza: 1420 mm Passo: 2510 mm Carreggiata anteriore: 1366 mm Carreggiata posteriore: 1358 mm Capacità serbatoio carburante: 49 litri Sterzo: a cremagliera, servosterzo a richiesta Massa: 1090 Kg VELOCITA' MASSIMA DICHIARATA Velocità: oltre 190 Km/h
Alfa 90 2.0 Iniezione V6 Alfa 90 2.0 Iniezione V6 Super MOTORE Numero e disposizione cilindri: 6 a V di 60° Cilindrata: 1996 cc Alesaggio e corsa: 80 x 66.2 mm Rapporto di compressione: 10.4:1 Testa cilindri: in lega leggera, smontabile, camere di scoppio emisferiche Numero e posizione valvole: 2 per cilindro in testa a V Potenza massima e regime: 132 cv DIN a 5600 giri/min. Coppia massima: 18 Kgm (177.3 Nm) DIN a 3000 giri/min. Accensione e Iniezione: iniezione elettronica Bosch Jetronic integrata con sistema di accensione elettronica e variatore di fase, 2 pompe carburante elettriche, impianto elettrico 12 V, alternatore 70 A, batteria 66 Ah Distribuzione: 1 albero a camme in testa per ogni bancata di cilindri Comando distribuzione: cinghia dentata Raffreddamento: a liquido con circuito sigillato, pompa centrifuga, elettroventilatore a comando termostatico e radiatore (capacità 12 litri) Lubrificazione: forzata, filtro olio sul circuito principale, capacità carter 6.5 litri TRASMISSIONE E FRENI Trazione: posteriore Frizione: posteriore all'entrata del cambio-differenziale, monodisco, comando idraulico Cambio: a 5 marce sincronizzate e retro marcia, comando a leva centrale; gruppo frizione, cambio, differenziale e freni a disco posteriori collegato alla scocca; rapporto al ponte 4,555:1 Albero di trasmissione: in due sezioni con 3 giunti elastici, sempre collegato con l'albero motore, coppia conica ipoide Freni: a disco a doppio circuito sulle 4 ruote, comando idraulico, servofreno a depressione e limitatore automatico di frenata al retrotreno; freno a mano posteriore Pneumatici: 185/70 HR 14 (tubeless) su cerchi 5 1/2 J x 14"; optional: cerchi in lega leggera AUTOTELAIO Tipo di telaio: scocca metallica autoportante a struttura progressivamente differenziata Carrozzeria: berlina 4 porte e 5 posti Sospensioni avantreno: ruote indipendenti, bracci trasversali oscillanti (schema a quadrilateri deformabili), barre di torsione longitudinali, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici Sospensioni retrotreno: ponte De Dion, molle elicoidali a flessibilità variabile, barra antirollio, parallelogramma di Watt trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici Lunghezza massima: 4391 mm Larghezza massima: 1638 mm Altezza: 1420 mm Passo: 2510 mm Carreggiata anteriore: 1366 mm Carreggiata posteriore: 1358 mm Capacità serbatoio carburante: 49 litri Sterzo: a cremagliera con servosterzo Massa: 1170 Kg VELOCITA' MASSIMA DICHIARATA Velocità: 195 Km/h
Alfa 90 2.5 Quadrifoglio Oro Alfa 90 2.5 Iniezione Super MOTORE Numero e disposizione cilindri: 6 a V di 60° Cilindrata: 2492 cc Alesaggio e corsa: 88 x 68.3 mm Rapporto di compressione: 9:1 Testa cilindri: in lega leggera, smontabile, camere di scoppio emisferiche Numero e posizione valvole: 2 per cilindro in testa Potenza massima e regime: 156 cv DIN a 5600 giri/min. Coppia massima: 21.4 Kgm (210 Nm) DIN a 4000 giri/min. Accensione e Iniezione: iniezione elettronica Bosch L-Jetronic integrata con sistema di accensione elettronica e variatore di fase, pompa carburante elettrica, impianto elettrico 12 V, alternatore 840 Watt, batteria 66 Ah Distribuzione: 1 albero a camme in testa per bancata di cilindri Comando distribuzione: cinghia dentata Raffreddamento: a liquido con circuito sigillato, pompa centrifuga, elettroventilatore a comando termostatico e radiatore (capacità 10 litri) Lubrificazione: forzata, filtro olio sul circuito principale, capacità carter 5.8 litri TRASMISSIONE E FRENI Trazione: posteriore Frizione: posteriore all'entrata del cambio-differenziale, monodisco, comando idraulico Cambio: a 5 marce sincronizzate e retro marcia, comando a leva centrale; gruppo frizione, cambio, differenziale e freni a disco posteriori collegato alla scocca; rapporto al ponte 3,545:1 Albero di trasmissione: in due sezioni con 3 giunti elastici, sempre collegato con l'albero motore, coppia conica ipoide Freni: a disco a doppio circuito sulle 4 ruote, comando idraulico, servofreno a depressione e limitatore automatico di frenata al retrotreno; freno a mano posteriore Pneumatici: 195/60 HR 15 (tubeless) su cerchi 6 J x 15"; optional: cerchi in lega leggera AUTOTELAIO Tipo di telaio: scocca metallica autoportante a struttura progressivamente differenziata Carrozzeria: berlina 4 porte e 5 posti Sospensioni avantreno: ruote indipendenti, bracci trasversali oscillanti (schema a quadrilateri deformabili), barre di torsione longitudinali, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici Sospensioni retrotreno: ponte De Dion, molle elicoidali a flessibilità variabile, barra antirollio, parallelogramma di Watt trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici Lunghezza massima: 4391 mm Larghezza massima: 1638 mm Altezza: 1420 mm Passo: 2510 mm Carreggiata anteriore: 1366 mm Carreggiata posteriore: 1358 mm Capacità serbatoio carburante: 49 litri Sterzo: a cremagliera con servosterzo Massa: 1170 Kg VELOCITA' MASSIMA DICHIARATA Velocità: oltre 200 Km/h
Alfa 90 2.4 TD Intercooler Alfa 90 2.4 Turbodiesel Alfa 90 2.4 Turbodiesel Super MOTORE (costruzione VM) Numero e disposizione cilindri: 4 in linea Cilindrata: 2393 cc Alesaggio e corsa: 92 x 90 mm Rapporto di compressione: 22:1 Teste cilindri: separate in lega leggera, smontabili, precamera ad alta turbolenza Ricardo Comet V Numero e posizione valvole: 2 per cilindro, in testa Potenza massima e regime: 110 cv DIN a 4200 giri/min. Coppia massima: 24 Kgm (235.4 Nm) DIN a 2300 giri/min. Accensione: per compressione; alternatore 64 A, batteria 77 Ah, impianto elettrico 12 V Alimentazione: iniezione indiretta, pompa rotativa Bosch, sovralimentazione mediante 1 turbocompressore Aravio e intercooler Distribuzione: albero a camme laterale Comando distribuzione: ingranaggi Raffreddamento: a liquido con circuito sigillato, pompa centrifuga, elettroventilatore a comando termostatico e radiatore (capacità 10 litri) Lubrificazione: forzata, filtro olio sul circuito principale, capacità carter 5.8 litri TRASMISSIONE E FRENI Trazione: posteriore Frizione: posteriore all'entrata del cambio-differenziale, monodisco, comando idraulico Cambio: a 5 marce sincronizzate e retro marcia, comando a leva centrale; gruppo frizione, cambio, differenziale e freni a disco posteriori collegato alla scocca; rapporto al ponte 3,417:1 Albero di trasmissione: in due sezioni con 3 giunti elastici, sempre collegato con l'albero motore, coppia conica ipoide Freni: a disco a doppio circuito sulle 4 ruote (anteriori autoventilanti), comando idraulico, servofreno a depressione e limitatore automatico di frenata al retrotreno; freno a mano posteriore Pneumatici: 185/70 R 14 87 T; optional: cerchi in lega leggera AUTOTELAIO Tipo di telaio: scocca metallica autoportante a struttura progressivamente differenziata Carrozzeria: berlina 4 porte e 5 posti Sospensioni avantreno: ruote indipendenti, bracci trasversali oscillanti (schema a quadrilateri deformabili), barre di torsione longitudinali, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici Sospensioni retrotreno: ponte De Dion, molle elicoidali a flessibilità variabile, barra antirollio, parallelogramma di Watt trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici Lunghezza massima: 4391 mm Larghezza massima: 1638 mm Altezza: 1420 mm Passo: 2510 mm Carreggiata anteriore: 1366 mm Carreggiata posteriore: 1358 mm Capacità serbatoio carburante: 49 litri Sterzo: a cremagliera, servosterzo a richiesta Massa: 1250 Kg VELOCITA' MASSIMA DICHIARATA Velocità: 178 Km/h
Storia del:
Motore Alfa Romeo V6 equiapaggiato su 90 2.0 V6 e 2.5 Q.Oro “Alfa Romeo vuol dire motori”. Questa frase dovrebbe spiegare, meglio di tanti giri di parole, cosa significa il marchio del Biscione nella storia dell’automobile. E proprio di uno dei mitici motori Alfa, il 6 cilindri a V, verrà ricordata, di seguito, la nascita e l'evoluzione. Nei primi anni ’70, essendo il mercato dell’auto in continua espansione, la casa di Arese pensò di realizzare un'ammiraglia da equipaggiare con un sei cilindri di cilindrata superiore ai due litri. Lo sviluppo del motore e dell’auto destinata a montarlo, l’Alfa 6, si interruppero nel 1974 a causa della crisi petrolifera. Passato il momento critico, nel 1978 avvenne il debutto dell’ammiraglia Alfa. Il motore dell’Alfa 6 era un sei cilindri a V di 60° di 2492 centimetri cubici di cilindrata.
La potenza massima dichiarata era di 117,6 kW (160 CV) al regime di 5800 giri/min. e la coppia massima era di 228 Nm a 4000 giri/min.; il rapporto di compressione era di 9:1. La scelta dell’architettura a V di 60° fu preferita per una serie di motivi: il motore sarebbe stato più corto di un normale sei cilindri in linea e più stretto di un sei cilindri a V di 90°, mentre l’altezza era un compromesso tra i due.
L’albero a gomiti, poggiante su 4 supporti al banco, dato il suo minor sviluppo in lunghezza, era soggetto a carichi torsionali di più modesta entità rispetto ad un sei cilindri in linea che invece era soggetto a vibrazioni che ne limitavano le prestazioni ai regimi più elevati. In particolare, i supporti al banco del V6 Alfa erano soggetti a piccole coppie d’inerzia del secondo ordine non equilibrate, che avevano modeste ripercussioni sulla rotondità di funzionamento ed sul confort della vettura. Particolare interesse ha la testata del motore ed in particolare il comando valvole. Queste erano disposte con un angolo di 46° tra loro: una disposizione a V stretto, questa, che ricordava da vicino quella del 4 cilindri che equipaggiava la GTAM e che fu poi un punto fermo per lo sviluppo del Twin Spark. Per quanto riguarda il comando valvole occorre ricordare che l’Alfa era famosa per il comando diretto delle valvole tramite l’albero a camme, ma questa soluzione su di un motore a V avrebbe comportato la presenza di 4 alberi a camme, due per bancata. La soluzione non venne ritenuta ancora matura per i tempi e quindi venne sviluppato un sistema a singolo albero a camme per bancata. L’albero a camme 1 comandava direttamente le valvole di aspirazione 2, mentre le valvole di scarico 3, raffreddate al sodio (come da tradizione Alfa romeo), si alzavano mediante l’azione di un bilanciere 4, mosso da un’asta 5, comandata dall’asse a camme. I due alberi di distribuzione e le relative pulegge erano disposte all’interno della V del motore in modo da ridurne l’ingombro. L’alimentazione era affidata a 6 carburatori invertiti: l’Alfa fu l’unico costruttore ad adottare l’alimentazione singola per un sei cilindri, scelta che portò a benefici in termini prestazionali e in termini di rispetto delle normative antinquinamento. Da ricordare che nel 1982 venne presentata, soprattutto per motivi fiscali, una versione da 2000 centimetri cubici (1996 cc). I motori Alfa sono sempre stati caratterizzati, nel corso delle loro evoluzioni, da un aumento di cilindrata e nemmeno il V6 sfuggì a tale regola. Nel 1987, in occasione del lancio della 75 venne presentato il 3000 cc (2959 cc) accreditato di 141 kW (192 CV) di potenza massima a 5600 giri/min con una coppia massima di 245 Nm a 3000 giri/min. Nel 1991 debuttò la versione sovralimentata del 2 litri, montata sull’ammiraglia 164, che conciliava le esigenze fiscali dell’epoca (sopra i 2000 cc l’Iva era al 36%) con quelle Alfa Romeo di sportività ed alte prestazioni.
La sovralimentazione di tale unità motrice, tramite un turbocompressore Mitsubishi, fu possibile per la flessibilità offerta dagli avanzati sistemi elettronici di gestione del motore (quali il controllo della detonazione per ogni singolo cilindro) e della sovralimentazione, nonché per la capacità del motore plurifrazionato di resistere a potenze specifiche elevate.
Questo V6 fu il primo V6 costruito in grande serie capace di erogare una potenza specifica superiore ai 76 kW/litro (103 CV/litro). La potenza massima era di 152 kW (207 CV) a 6000 giri/min e la coppia massima di 306 Nm a 2750 giri/min: tali valori permettevano performance di primo piano alla 164, con una accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,7” ed una velocità massima superiore ai 240 km/h. Nel 1992 ci fu un’ulteriore importante evoluzione, il 3.0 V6 fu dotato di quattro valvole per cilindro. Il V6 24 valvole derivò molti degli elementi dal V6 12 valvole, quali il basamento, le canne, l’albero a gomito, la pompa, il filtro e la coppa dell’olio, oltre a vari accessori secondari. Realizzati espressamente per il 24 valvole furono gli stantuffi, le teste dei cilindri in alluminio, gli alberi di distribuzione con il loro sistema di comando, il sistema di gestione ed accensione elettronici, le candele (che avevano, per la prima volta, una durata di 100.000 km) con bobine singole ed, ovviamente, le valvole. In precedenza si è ricordato come l’angolo fra le valvole del 6 cilindri a 12 valvole era di 46°: per il 24 valvole, tale valore venne ulteriormente ridotto a 37°10’. Un angolo così acuto tra le valvole permette di ottenere una camera di combustione di superiore compattezza, riducendo le perdite per calore, e condotti di aspirazione dall’andamento verticale rispetto all’asse del cilindro. La maggiore efficienza di aspirazione (permeabilità) del V6 24 valvole, rispetto al V6 12 valvole, era evidente a tutte le alzate valvola. Particolare importanza venne data al raffreddamento della testata, creando vie di circolazione dell’acqua per far nascere moti turbolenti in grado di migliorare lo scambio di calore. La distribuzione del V6 24 valvole prevede 4 alberi a camme comandati da una cinghia dentata con relativo tendicinghia e con un ammortizzatore idraulico che frena le oscillazioni della cinghia. Gli alberi a camme agiscono sulle valvole tramite bicchierini idraulici che permettono il controllo automatico del gioco valvole. Il 3 litri V6 a 24 valvole, nella sua massima espressione che equipaggiava la 164 più sportiva (la Quadrifoglio e la successiva Q4), arrivò ad erogare (in versione catalizzata) 168 kW (228 CV) che permettevano alla 164 di toccare i 245 km/h. In occasione del lancio delle versioni GTA di 147, 156 e 156 Sportwagon è stata presentata l’ultima evoluzione di questo motore Alfa Romeo, che prevede l’aumento della cilindrata a 3200 centimetri cubici (3179 cc). Lo stantuffo ha mantenuto il diametro del 3 litri (93 mm), mentre la corsa è stata portata a 78 mm. Il rapporto di compressione adottato è di 10,5:1 e la potenza massima è di 184 kW (250 CV) a 6200 giri/m con una coppia massima di 300 Nm a 4800 giri/m. Tali valori permettono alla 156 GTA di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,3” e raggiungere una velocità massima di 250 km/h.
Materiale tratto da: http://www.AUTOTECNICA.it
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mauri164ts |
Inserito il - 05/11/2009 : 19:18:23 Trovo queast'Alfa Romeo del passato una dell più belle mai realizzate e dopo l'Alfa 6 è la mia preferita spero che un giorno quando avrò un ottimo impiego lavorativo spero di poterne aquistare una! |
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