Come ci ricorda il sito Studio Cataldi, la direttiva promuove l’uso del cosiddetto drogometro, strumento già sperimentato in ben 35 province italiane durante il 2015. Il drogometro permette di effettuare un test in tempo reale sul conducente per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida.
Se il test effettuato mediante il drogometro sarà positivo, l’automobilista sarà sottoposto ad un prelievo ematico. Il sangue verrà poi inviato a Roma per le analisi secondo un rigido protocollo.
Inoltre, l’automobilista sarà sottoposto ad una visita medica per accertare che la presenza di droghe nell’organismo abbia effettivamente alterato le sue capacità psico-fisiche. La direttiva assume la forma di una circolare del servizio di Polizia Postale e se il metodo verrà applicato, sempre secondo il Ministero, il prossimo passo sarà ampliare i test anche alle cosiddette nuove droghe.