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Alberto Flisi
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Inserito il - 09/12/2010 : 12:11:25
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Qualcuno di voi ha visto la trasmissione incriminata? Quella che ha fatto imbestialire Marchionne? Io non l'ho vista, ma, sapendo come ci và giù pesante il Santoraccio, mi immagino facilmente quante cattiverie avrà detto..... A parte questo, io penso che: La prova comparativa su "Quattroruote" era, come spesso accade oramai a questa prestigiosa rivista, piuttosto fuorviante. Erano infatti messe a confronto auto di cilindrate diverse. Chiaro che quella di cilindrata minore (la Mito) poi le becca! PERO': se mettiamo invece a confronto auto di prezzo paragonabile (diciamo un 10% in più o in meno...) e poi, in questa fascia di prezzo, la Mito si presenta con la cilindrata inferiore, allora il guaio c'è davvero, perchè vuol dire, o che la Mito è troppo costosa, o che va meno delle altre. TERTIUM NON DATUR! dicevano i nostri avi latini. E si ritorna una'altra volta al punto dolente. Una volta le Alfa Romeo davano la paga a tutti o quasi, senza costare più di tante altre auto, escluse le Fiat. Ora non danno più la paga a nessuno e sono pure, a volte, care. Questa, per me, è la radice principale dello scarso interesse che le Alfa Romeo degli ultimi vent'anni hanno suscitato nella clientela nazionale e internazionale. O le Alfa Romeo, in qualunque classe di clindrata, ANCHE DIESEL, danno la paga a tutte (e allora possono anche essere care!) oppure il loro acquisto NON E' GIUSTIFICATO. Altro che comfort, sicurezza e balle varie! E la bella estetica NON BASTA. LE ALFA ROMEO DEVONO LEGNARE TUTTI,e avere una bella linea. Dopodichè il prezzo non sarà più un problema AUGH; HO DETTO!
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ALBERTO |
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Bobby
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Inserito il - 09/12/2010 : 13:22:00
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Qui c'è sia l'annuncio della querela della Fiat, sia il servizio di Santoro incriminato, per chi volesse farsene una idea.
http://www.cuorealfista.com/ApriArticolo.asp?IdArticolo=215
Per quanto riguarda il discorso di Alberto, diciamo che è esemplare nella sua logicità e semplicità e, di fatto, riassume tutto quello che abbiamo scritto, e che non ci stancheremo mai di scrivere, in queste pagine!!!
Vorrei però sottolineare qui un altro aspetto, a mio parere non molto edificante per un servizio pubblico. Siamo ovviamente grati a Santoro per le sue battaglie a favore della legalità, ma secondo me questa prova comparativa fatta a colpi di cronometro in pista, poteva anche risparmiarsela. Da mesi tutti i codici di regolamentazione stanno puntando su pubblicità più neutre, in cui non venga messo in risalto l'aspetto corsaiolo delle vetture, proprio per non influenzare le giovani leve sempre in vena di emulazione, e ora, in prima serata, mandiamo in onda addirittura una prova comparativa, la cua unica discriminante è appunto quella della velocità. Quando si discute di incidenti stradali, c'è sempre il "fenomeno" di turno che invoca automobili con velocità massime limitate a 50km/h sbloccabili solo in autostrada. Salvo poi plaudire a prove di quel genere, sicuramente non molto educative. Forse se proprio si doveva mandare in onda quella prova, era meglio far vedere anche altri aspetti, magari quando si parlava di sicurezza, di tenuta di strada, di confort e cose così. O la sicurezza stradale è sempre un problema di qualcun altro? |
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gdelta
Utente Super
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Inserito il - 09/12/2010 : 13:59:11
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Ricopio qui perchè forse più appropriato, non vuole essere una difesa per il buon operato fiat!!!! sia chiaro!! ma neanche che certe prove possano essere fatte in un modo così generico...
Il tempo sul giro di tre vetture di serie dove non vengono specificate le versioni, le gommature etc... lascia il tempo che trova. E' ovviamente una prova faziosa nello stile di quella trasmissione che come impostata è solo atta a denigrare il gruppo fiat. E' tra l'altro noto che altre case esasperano l'assetto da "pista" su vetture destinate alla strada. Bisogna fare una scelta e quella della filosofia italiana la trovo ancore quella più equilibrata. Mi è capitato in germania di vedere BMW fare ripetuti testacoda sul bagnato in autostrada (ero con una 155 e andavamo a 130 a velocità costante e la BMW avanti a me partì in aquaplaning distruggendo la macchina, mentre io mi sono fermato senza problemi.. però la BMW aveva straribassati da F1, e forse in pista avrebbe fatto meglio della mia 155) Ora ci vuol poco a mettere ammortizzatori duri, assetti più performanti per la pista e gommature estreme, questo porta ad avere un miglior tempo sul giro in pista, ma tutto ciò significa che la vettura sia migliore? se poi magari in una manovra di emergenza la minore esasperazione porta ad avere un auto molto più controllabile? Parliamo di vetture di tutti i giorni.. ed è giusto che siano figlie di compromessi!!! voglio fare il miglior giro in pista? ok.. un piccolo assetto, gommature da 18 ultraribassati e magari P-Zero racing... ma allora anche freni barre duomi.. etc.. etc.. etc.. |
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Carlo
Utente Junior
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Inserito il - 09/12/2010 : 19:34:06
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Se fosse successo il contrario: MiTo straccia Mini in pista (forse su Marte magari...) ci saremmo bellamente fottuti che il giro di pista non serve a decretare una vettura migliore dell'altra, che la MiTo ha 200 cc in meno (come se qualcuno avesse obbligato qualcun'altro a fare un 1.4 litri invece che un 1.6 litri...) che è diseducativo eccetera eccetera e ci saremmo crogiolati del fatto che una Alfa Romeo finalmente è ritornata a fare quello per cui era famosa: stracciare la concorrenza prestazionalmente ed essere migliore nel comportamento stradale anche quando viene portata al limite....ed invece no, è successo quello che tutti sanno e sanno da quando sono state fatte delle comparative e c'è in più riviste: la Mini in pista è migliore della MiTo e lo è pure la G. Punto Abarth...allora il giro in pista è solo una disputa da bar e l'Alfa punta sulle 5 stelle Euroncap, sul confort (la MiTo è rigidissima per altro...) e sulla sicurezza come se fosse una Skoda qualsiasi....
L'Alfa Romeo è un marchio sportivo? Si (almeno ancora o in teoria)
Un (non il solo) parametro di giudizio delle riviste è diventato il giro di pista, la MiTo è più lenta della Mini a parità di cavalli e della DS3 con meno cavalli? Quindi? Semplice, il target della vettura è stato in parte fallito...(la MiTo doveva essere l'anti Mini...).
Gli appassionati a torto o a ragione discutono di questi giri di pista (dispute da bar o meno che siano) e queste discussioni diventano più "importanti" quando si tratta di marchi sportivi? (estremizzando non avrebbe senso manco valutare una Scuderia con un giro di pista, deve rispettare sempre i limiti di velocità pure lei...) Se l'Alfa viene percepita inferiore dinamicamente (perchè lo è anche meccanicamente, basta guardare il ponte posteriore della MiTo e confrontarlo con quello della Mini) e quindi eprime meno sportività della Mini di chi è il fallimento?
Poi possiamo discutere delle gomme (per altro la MiTo ha anche lei delle belle gomme ribassate) delle condizioni atmosferiche (le vetture girano lo stesso giorno in questi confronti non una in estate e l'altra in inverno...) delle cospirazioni (quando si dice la verità c'è sempre la cospirazione contro chicchessia...) dell'esterofilia eccetera eccetera ma rimane un dato di fatto, la MiTo in pista è frenata dai continui interventi dell'elettronica da quella diavoleria del Q2 e dall'ESP non escludibile...sicurezza? Oppure si fanno le vetture senza pensare cosa vogliono e provano gli appassionati (che poi le vetture le comprano e ne decretano l'immagine del marchio...) ma mi domando, nessuno mai ha preso una Mini a fare da lepre per una MiTo durante la fase di sviluppo? Magari così sarebbe venuto in mente di mettere un settaggio in più a quello splendido manettino, in cui si può disinserire tutta l'elettronica e guidare come uno vuole....oppure la scelta di non poter escludere l'elettronica è dovuta al fatto che facendolo, sarebbero venuti fuori altri limiti (telaistici e di sospensioni)?
La Hyudai sta per lanciare un coupè a trazione posteriore, la Genesis, la BMW la Serie 1 M Coupè, l'Audi la RS3...di cosa parliamo ormai? Di un marchio che FU sportivo? Visto che neanche nel segmento B si riesce a fare la vettura riferimento per qualità stradali, che è e rimane, volenti o nolenti la Mini.
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100 anni di storia e 1000 rimpianti.
"Ghidella voleva un'Alfa Romeo forte" |
Modificato da - Carlo in data 09/12/2010 19:40:57 |
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Alberto Flisi
Utente Junior
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Inserito il - 10/12/2010 : 12:54:54
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Fate tutti considerazioni giustissime. Mi viene da aggiungerne un paio. Anzi, tre... La prima: a Santoro, della Mito e delle prove comparative, non importa un fico secco. Santoro fa politica e sta dalla parte dei sindacati più intransigenti dell'industria, tipo CGIL, FIOM ecc.( sono quelli che mi hanno impedito di entrare al Museo per la ricorrenza del centenario ad Arese, mica me lo sono scordato!) Ci sono dubbi in merito? Spero di no. QUINDI Santoro ha semplicemente voluto usare il risultato "negativo" della Mito per polemizzare con Marchionne a proposito del braccio di ferro, in corso tra lui e i sindacati estremi, sulla opportunità di introdurre elementi di maggiore flessibilità sulle norme per il lavoro, e far vedere, a suo dire, che la responsabilità delle difficoltà del gruppo Fiat è anche di Marchionne che non fa auto all'altezza della concorrenza.Come dargli torto? Il discorso, però, lo capite tutti, è strumentale! La seconda: (pur avendolo già detto, credo, anche in questo forum, lo ribadisco, perchè si aggancia direttamente alla prima) All'interno dei motori esistenti e disponibili, senza nemmeno voler fare motori più potenti di quelli della concorrenza, è troppo chiedere di utilizzare le versioni più potenti, vuoi benzina, vuoi diesel, ESCLUSIVAMENTE per il marchio Alfa Romeo, e lasciare le altre ai marchi Lancia e Fiat? Altrimenti la clientela si confonde, non capisce più nulla quando vede che una Fiat o una Lancia va come, o di più (!) di un' Alfa Romeo. Mi rispondo mestamente già da solo: sì, è troppo! Bisognerebbe che a capo della Fiat ci fosse un appassionato, non un ragioniere. E poi vengono a rompere i C....I con gli spot pubblicitari televisivi della Giulietta, tipo "senza passione saremmo solo auto" o "fatta della materia dei sogni". MAMIFACCIAILPIACERE, diceva Totò. La terza: stavolta rispondo a Bobby. caro Bobby, quel che dici è, contemporaneamente, terribilmente vero e terribilmente allarmante, e mi spiego. Se diamo per scontato che, già ora, e d'ora in poi ancor di più, l'aspetto più importante sia la sicurezza, l'educazione dei giovani alla sicurezza ecc, visto, tra l'altro, che ci sono limiti di velocità, tutor ecc. Se diamo per scontato che debba prevalere il comune sentire del "politically correct" circa l'abolizione della sottolineatura delle prestazioni, Bobby, sai che ti dico? Il futuro dell'Alfa Romeo non c'è, non c'è proprio.FINE. E infatti, Bobby, i fatti ti danno ragione. E infatti,Bobby, che cacchio di Alfa Romeo ci riserva il futuro, con Marchionne? Ibridi e auto travestite con altri marchi, A SECONDA DEI MERCATI! Mercato che vai,Alfa Romeo o Chrysler che trovi! PUAH! |
ALBERTO |
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Bobby
Presidente
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Inserito il - 10/12/2010 : 18:13:55
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| Alberto Flisi ha scritto: stavolta rispondo a Bobby. caro Bobby, quel che dici è, contemporaneamente, terribilmente vero e terribilmente allarmante, e mi spiego. Se diamo per scontato che, già ora, e d'ora in poi ancor di più, l'aspetto più importante sia la sicurezza, l'educazione dei giovani alla sicurezza ecc, visto, tra l'altro, che ci sono limiti di velocità, tutor ecc. Se diamo per scontato che debba prevalere il comune sentire del "politically correct" circa l'abolizione della sottolineatura delle prestazioni, Bobby, sai che ti dico? Il futuro dell'Alfa Romeo non c'è, non c'è proprio.FINE. E infatti, Bobby, i fatti ti danno ragione. E infatti,Bobby, che cacchio di Alfa Romeo ci riserva il futuro, con Marchionne? Ibridi e auto travestite con altri marchi, A SECONDA DEI MERCATI! Mercato che vai,Alfa Romeo o Chrysler che trovi! PUAH!
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Io non dico che le prestazioni non ci debbano essere, però non in questo modo. Dare all'Alfa un motore con cinque cavalli in più solo perché è un'Alfa, continua a non piacermi. A quel punto preferisco averne cinque in meno, così almeno posso dimostrare ancora una volta la stoltezza del management fiat. L'Alfa di una volta metteva in campo raffinatezze tecniche che si traducevano in tutti i campi che hai prima elencato tu. Sicurezza, tenuta di strada, confort, ed ovviamente anche nelle prestazioni. Le prestazioni erano una logica conseguenza del buono sviluppo dell'auto, non una semplice manipolazione del programma della centralina. E quando hai un progetto di qualità, non hai bisogno di andare in pista a spuntare due o tre decimi di secondo al giro! Puoi tranquillamente puntare su altri aspetti. Se ti rimane solo quello, (e a quanto pare neanche quello), non la vedo una buona idea di andarlo a sventolare in giro su una tv pubblica che invece dovrebbe autoregolamentarsi diversamente, principalmente allo scopo di salvare qualche ragazzino che al sabato sera ha voglia di scoprire se è vero che con la sua Mini può stare davanti a una Mito, magari dopo un paio di birre tanto per sciogliersi un po....
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alfamax
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2312 Messaggi |
Inserito il - 10/12/2010 : 23:58:01
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Dato l'orario, non riesco a fare un discorso sensato, ma devo dire che sono molto d'accordo con Carlo e con Alberto. Quello che temevo (temiamo), che trapela e che non mi pare sia stato evidenziato chiaramente, lo ha detto Alberto: il futuro dell'Alfa NON C'E'. Per quanto santoro mi stia sulle palle, devo ammettere che stavolta ha azzeccato il problema: s.m. è incompetente e incapace di fare auto, quel tipo di auto. E' inutile dire che non c'erano le condizioni giuste, che le auto sono diverse, o che non bisogna istigare alla velocità, anche perchè le prove erano su pista, non su strada. La lacuna è ormai enorme, e in fiat, incolmabile. E' vero, si sta creando confusione con i modelli e i motori, tutto serve a conformare, è tutto impostato sul prestampato, con l'unica gioia di scegliere il logo della vettura. Che cosa vogliamo per i posteri? fiat non tarderà e mollare l'Italia (nella migliore delle ipotesi), l'Alfa sarà sempre più un rimarchiare modelli estranei. Insomma, con questo management non c'è speranza di sorta. E non mi dite che sono negativo.. |
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Alberto Flisi
Utente Junior
216 Messaggi |
Inserito il - 13/12/2010 : 17:03:18
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Ma, giusto per continuare la discussione, bisogna anche rimarcare che non è detto che io abbia esaurito tutte le considerazioni. Il "politically correct" non è, infatti, vincente sempre e comunque (PER FORTUNA!) L'ottimo risultato di vendita delle supercar da 300 all'ora lo dimostra (E MENO MALE!). Dimostra cioè che l'acquisto di un'auto può essere ancora un fatto emotivo, in tutto o in parte, perchè, dal punto di vista della razionalità, un'auto da 300 all'ora è, oggidì, la più inutile e pericolosa che ci sia. Riportando a livello più basso, rispetto alle supercar da 200000 euri, le nostre considerazioni, ne scaturisce che lo stesso dovrebbe essere per le Alfa Romeo. Le Alfa Romeo devono fare sognare (MA SUL SERIO!), al di là del fatto che una superprestazione non sia realmente fruibile. O fanno sognare o, pian piano, non le comprerà più nessuno, perchè, di auto che NON fanno sognare, c'è pieno il mondo. |
ALBERTO |
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gdelta
Utente Super
871 Messaggi |
Inserito il - 14/12/2010 : 07:23:53
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Tornando all'oggetto della discussione, ribadisco che un giro in pista non è per nulla indicativo, perchè basta un pneumatico un pò più ribassato, una marca diversa, un ammortizzatore più rigido o una rapportatura al cambio più favorevole per avere secondi di differenza. Vediamo case come seat e skoda che ottengono ottimi risultati nelle competizioni. Se vogliamo fare la differenza nel giro in pista allora diventerebbe una corsa infinita a ciò che ho scritto prima arrivando ad avere un carretto scomodissimo. Tra l'altro mi pare che non è stata usata la versione quadrifoglio (in teoria quella più sportiva), mentre mini (carretto per antonomasia e comfort zero) e citroen versione più "specializzata" hanno ottenuto tempi migliori. Detto ciò, esiste un altro problema il denigrare a tutti i costi, creando dei grossi danni all'industria italiana. Anche ieri sentivo (da parte dei sindacati più intransigenti) che gli investimenti in italia da fiat devono essere fatti alle loro condizioni. Ora, maglioncino avrà tutti i difetti di questo mondo, ma se gli si fornisce su un piatto d'argento l'alibi per non investire nel nostro paese grazie all'italico sport di denigrare i nostri prodotti, supportato da tutto e da tutti (MiTo non doppierà in pista tutte le concorrenti.. ma è comunque un buon prodotto). Finchè esisterà la possibilità di produrre in altri paesi con costi e problemi sindacali inferiori.. perchè bisognerebbe investire in Italia? sana forma di masochismo? Ricordiamoci che siamo il paese dove per fare dispetto al presidente del consiglio si vota contro l'Italia nel parlamento europeo (danneggiando l'Italia), il prodotto estero è comunque meglio, in Italia fa tutto schifo (solo la moda e il cibo) non lamentiamoci quando ci dicono Italia mafia e pizza.. è l'immagine che noi diamo, con tante aziende all'avanguardia nella tecnologia siamo i primi a denigrarli e questo ci danneggia enormemente. |
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Alberto Flisi
Utente Junior
216 Messaggi |
Inserito il - 14/12/2010 : 10:57:53
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Totalmente d'accordo con gdelta. In particolare, per quanto riguarda la tua seconda, importante considerazione: l'avvenire industriale e produttivo dell'Italia, anche nel migliore dei casi, sarà difficile e tutto in salita, data la mostruosa concorrenza internazionale su prezzi e condizioni di lavoro (Cina e India su tutti). Vogliamo almeno evitare masochisticamente di farci del male da soli? Mi riferisco ovviamente ai sindacati di estrema sinistra (bisogna pur dirlo!) che, purtroppo non isolati dai partiti di sinistra, rischiano, col loro cocciuto comportamento sui diritti sindacali, di far perdere all'Italia gli investimenti ( e quindi il lavoro) che Marchionne ha in mente. E dopo? Andranno a protestare in piazza prendendosela con la Fiat e col governo di turno, chiedendo soldi allo Stato? Anche qui ci sta bene un proverbio latino "Deus amentat quis perdere vult" (se c'è bisogno di traduzione sono qua a...esposizione!) |
ALBERTO |
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gdelta
Utente Super
871 Messaggi |
Inserito il - 14/12/2010 : 11:17:48
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Intendiamoci, l'industria italiana è sempre stata viziata da una contrapposizione ottusa, ma anche da una dirigenza non "meritocratica" spesso arrogante e non preparata. Questa contrapposizione porta ad immobilismo, perchè, se vi è una dirigenza valida questa viene boicottata e nessuno fa capire al dipendente che se l'azienda fallisce le cose sono ancora peggio che non avere un aumento, o riconosciuto mezz'ora di lavoro in meno (vedo delle cose allucinanti!!! personale che si sveglia alla mattina e ritiene che debba avere un euro in più... allora danneggia l'azienda in cui lavora!!). Di contro i dipendenti sono sottopagati (vuoi anche per il carico delle tasse troppo elevato), ci sono dipendenti validi con dirigenti totalmente incapaci, ovvero, impegnati solo a promuovere la loro immagine, vedi Gianni Agnelli capostipite di una generazione di imprenditori (offesa per gli imprenditori seri) che ha posto le basi per la distruzione dell'industria italiana, è l'icona di colui che ha curato la sua immagine sulle spalle di tutti noi usando come mezzo la sua azienda. E' stato colui che ha massacrato i fornitori pagandoli a oltre 120 gg quando pagava!!, colui che ha eliminato le vetture di nicchia (spider, fuoristrada etc.) perchè non servivano a suo modo, colui che ha acquisito un tale potere politico da poter gestire a piacimento ogni suo desiderio, compreso il regalo di alfaromeo da parte del governo succube della sua personalità per farne.. quello che sappiamo tutti, colui che apriva stabilimenti solo perchè vi erano finanziamenti pubblici... |
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alfamax
Utente T.I.
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Città: Brescia
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Inserito il - 14/12/2010 : 12:03:01
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Alberto, quel "quis" dovrebbe essere un "quos". |
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Carlo
Utente Junior
203 Messaggi |
Inserito il - 14/12/2010 : 20:48:15
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http://www.quattroruote.it/prove/mito-qv-ds3-thp-cooper-s-prova-in-pista-a-vairano
Nel link la prova di 4R di Mito QV, Mini Cooper S e DS3 THP da cui sono tratti i tempi della prova citata dal "comunista" Santoro (le vetture non le provava lui...). il filmato di annozero prima fa vedere dei giri di pista di Topgear ma i tempi citati sono della prova che ho linkato. Il "carretto" spara 3 secondi al MiTo Alfa Romeo e qual'è il bello? Che in qualsiasi pista si andrà sarà sempre la stessa musica perchè qui non si tratta di parlare di rapportature, di pesi, di gomme (peraltro tutte simili) senza contare il fatto che la MiTo ha le sospensioni a controllo elettronico....ma di controlli elettronici che frenano l'azione della vettura nella guida al limite.
Auto ha provato la nuova Punto Evo Abarth (dotata pure lei ora del manettino, senza la posizione all wather, il piacere dell'esclusività Alfa Romeo...) che guarda caso è stata di circa un secondo più lenta della vecchia G. Punto Abarth con il T-Jet che infatti non era così sorvegliata dall'elettronica (La Evo Abarth è stata comunque di 2 secondi più veloce della MiTo QV...).
Ma tutto questo per dire cosa? Per parlare da invasati di tempi sul giro? Per stare ore a discutere sul mezzo secondo? No, per dire che l'Alfa Romeo ormai è annullata, appiattita sulle stelle Euroncap, sulla sicurezza e sull'assenza di passione. A me questa gestione non va bene e se non mi va bene la gestione come può andarmi bene le vetture che sforna? A mio parere sarebbe incoerente.
L'errore è quello di confondere patriottismo con Alfa Romeo. Se poi la scelta del singolo è comunque quella di viaggiare italiano (il sottoscritto ha sempre viaggiato su auto italiane) occorre ragionare sulla competitività del prodotto e sull'appetibilità verso un pubblico meno fissato con il patriottismo, perchè sono loro quelli da convincere...quando la 164 o la Thema vendevano, gli italiani erano meno esterofili o i prodotti erano allineati alla concorrenza? Il successo della 156 è stato in un periodo in cui gli esterofili erano scappati dall'Italia? Non penso proprio...
Tiriamo pure in ballo i luoghi comuni, il '15 - '18, le combinazioni ancestrali, i cosacchi, le cospirazioni del KGB, tutte quello che volete...ma la legge del mercato è spietata se non riesci a stare sul mercato con un prodotto valido ed appetibile vai a casa...ditemi voi ora cosa c'è che sia che renda più appetibile, che faccia veramente la differenza tra una Golf GTD ed una Giulietta 2.0 170 cv...(la 147 a distinguerla dalla Golf IV di pari periodo aveva: il quadrilatero alto, i benzina a doppia accensione, diversi dal resto della gamma Fiat, un retrotreno a ruote indipendenti, gommature di una o due misure in meno e senza ESP con le quali ha sempre dimostrato di avere un assetto migliore). Come è possibile che a distanza di 10 anni (DIECI ANNI) le differenze siano state praticamente annullate? Come è possibile che una plancia di una vettura uscita 10 anni dopo sia esteticamente e come materiali più povera? Come è possibile che dopo 10 anni la base della gamma dei turbodiesel parta da una versione che ha 10 cavalli in meno di quandò uscì nel 2001 la 147? Come è possibile che la versione più sportiva in gamma della Giulietta abbia 20 cavalli in meno della 147 GTA? Prendiamo un listino BMW di 10 anni fa e lo confrontiamo all'attuale?
Pensare che tutto quanto venga costruito all'estero sia cacca e che vada bene tutto purchè costruito in Italia è un atteggiamento poco costruttivo e distruttivo per quel poco che rimane (da salvare) di Alfa Romeo.
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100 anni di storia e 1000 rimpianti.
"Ghidella voleva un'Alfa Romeo forte" |
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gdelta
Utente Super
871 Messaggi |
Inserito il - 15/12/2010 : 07:50:20
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Nessuno sta dicendo tappandosi il naso perchè italiana che Alfa Romeo è oro e il resto cacca. Solo che sparare a zero con una trasmissione su una rete pubblica, in un momento di difficoltà (mondiale) su una azienda italiana... come è stato fatto.. bè.. è palesemente strumentale e politicizzato, se poi vengono chiusi gli stabilimenti in Italia e tutti i contestatori rimangono in mezzo ad una strada, non meravigliamoci (forse meglio disoccupati che lavorare per una odiatissima fiat). Non credo proprio che quella trasmissione indipendentemente da tutto sia imparziale (classica strategia da KGB denigrare e distruggere l'avversario)!!! Ma tralasciando le considerazioni politiche e valutando la prova in oggetto, la mito qv su 4r ottiene 85/100 contro 83 della citroen e 82 della mini. Non solo, la mito ottiene le 5 stelle per il comportamento su strada. Il suo difetto è il comportamento troppo invasivo dell'esp e del q2, vero e sarebbe bello poterlo escludere. Consideriamo oltretutto che il carretto (insisto) mini (infatti confort 2 stelle e mezza) costa ben il 35% in più, e sai quanti lavori ci faccio con il 35% in più sulla mito? poi vediamo il tempo sul giro. Forse comprando una Alfa MiTo piuttosto che una mini, risparmio il 35% ho una vettura con un posto di guida più confortevole una migliore guidabilità, maggior sicurezza... voglio il tempo in pista? bene la faccio preparare... |
Modificato da - gdelta in data 15/12/2010 08:11:34 |
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Alberto Flisi
Utente Junior
216 Messaggi |
Inserito il - 15/12/2010 : 18:25:02
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PER ALFAMAX: Sì, in questo caso, declinando al plurale, l'accusativo diventa "quos" Si vede eh, chi ha studiato il latino! |
ALBERTO |
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Carlo
Utente Junior
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Inserito il - 15/12/2010 : 21:05:45
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Ho come l'impressione che sotto a questa discussione ci sia un non so che di politico, ma non m'interessa, sono appassionato di auto, lo sono (ancora per quanto?) di Alfa Romeo e cerco di giudicare in maniera non troppo parziale. I signori che comprano e si fanno comprare per due voti in più non m'interessano e non dovrebbero essere oggetto della discussione in un forum dedicato all'Alfa Romeo.
Marchionne ha ragione ed ha imbroccato la giusta direzione se si è disposti da Alfisti a difendere a spada tratta una Punto con il marchio Alfa.
Mi auguro vivamente che d'ora in avanti vengano prese le Chrysler e senza cambiar nulla venga appiccicato uno stemma Alfa sulle calandre tanto poi costeranno di meno di una BMW e se le "prepari" sai quanto vai più forte?
Mai criticare, mai dire che ci sono buchi nelle gamme da far paura. Annunciamo a reti unificate che il Gruppo Fiat è forte e competitivo e che ha mille ed una vettura per ogni esigenza sempre aggiornate.
VW vuole comprare Alfa perchè vuole attingere all'immenso know now messole a disposizione dal Gruppo Fiat e aggiustare giusto un po' il tiro sulle vendite che sono così elevate da far impallidire Audi e BMW (che vengono comprate solo per esterofilia sia ben chiaro).
Mi sa che per ritrovarsi a questi punti hanno ragione gli oltranzinsti con le Alfa 75. |
100 anni di storia e 1000 rimpianti.
"Ghidella voleva un'Alfa Romeo forte" |
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gdelta
Utente Super
871 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2010 : 07:09:53
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Caro Carlo, credo che in questo forum siamo tutti appassionati di auto e leggendo qualsiasi post non mi pare di aver mai letto che apprezziamo una punto con marchio alfa o una chrysler con appiccicato uno scudetto, che alfa abbia una gamma completa o la sarcastica considerazione della preparazione (se dovessi scegliere tra una mito e una mini non avrei alcun minimo dubbio, ma non perchè italiana!!). Non facciamo di tutta l'erba un fascio, questa discussione si intitola "mito e annozero". Se annozero avesse parlato anche in passato dei problemi fiat e alfa romeo da un punto di vista obbiettivo, come la mancanza di gamma e le altre lacune, se avesse invitato esperti di auto e non politici, sarebbe stata una trasmissione obbiettiva, ma visto che ha voluto palesemente screditare un marchio solo al fine di delegittimare (anche giustamente) maglioncino perchè ha comunque messo a nudo un paradosso (non il solo intendiamoci) dell'industria italiana.. questa diventa strumentalizzazione politica e tra l'altro in un momento inopportuno (purtroppo il coltello dalla parte del manico ce l'ha maglioncino e se chiude gli stabilimenti in italia, certi personaggi avranno poco da sbraitare). Vorrei anche dire che l'estremizzazione che dipingi; tutto ciò che è italiano (o gestito da italiani)e oro e tutto ciò che è estero e cacca (si può dire cacca?) sia alquanto riduttivo nei nostri confronti, perchè non è così, da quello che leggo tutti nel forum non sono certo contenti della gestione di alfa romeo, come tutti, a proprio modo, cerchiamo di dare ancora un senso a questa nostra passione per fortuna ancora viva (finchè siamo qui ad esprimere le nostre opinioni) e ci aggrappiamo alle cose più insignificanti pur di difenderlo o tenerlo vivo. Nessuno di noi può sapere cosa succederà in futuro, ma di certo tutti noi ci auguriamo che alfa torni ad essere quella che era e forse anche di più.... (magari chi restando in Italia e chi in mani VW e questo si può discutere) Ma non pensare mai che siamo convinti che alfa sia il massimo in tutto in questo momento.. solo.. che dalla critica allo "sputtanamento" il passo è corto ma devastante.
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Modificato da - gdelta in data 16/12/2010 07:20:09 |
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Bobby
Presidente
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Città: Spoleto
1990 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2010 : 11:02:12
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Screditare.... in fondo Santoro ha solo mandato in onda una prova in pista che qualcun altro aveva già girato. Ha evidenziato con sagacia quello che noi stiamo dicendo da sempre, e cioè che l'Alfa, che una volta era all'avanguardia ora si trova a rincorrere vetture addirittura come la Citroen! Poi possiamo trovare duemila giustificazioni a questo, però resta il fatto che se la stessa prova fosse stata fatta venti anni fa l'esito sarebbe stato ben diverso! E questo è un chiaro segno dell'annaquamento del marchio. Santoro ha sintetizzato in pochi minuti, e a ragione, tutto questo. Ed ha dimostrato in modo ben chiaro che prima di prendersela con gli operai, con i sindacati, con la confindustria, e chissà con chi altro, bisogna sempre saper stare sul mercato, con prodotti che siano all'altezza della concorrenza, affinché siano appetibili e acquistabili, con un listino che non presenti buchi in modo da essere concorrenziale in tutti i segmenti, e con prodotti che siano in grado di dare un buon valore aggiunto. In questo senso, quando compro un'Alfa Romeo devo poter comprare un sogno (come dice lo spot della Giulietta) non una vettura che prende un secondo al giro o un qualcosa che è solo comodo e sicuro. Questa è solo una macchina onesta, magari parca di consumi, ma è tutt'altro da un sogno! |
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gdelta
Utente Super
871 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2010 : 11:24:13
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Bè.. se il discorso è questo allora bisogna solo gridare che alfa fa schifo, che alfa non c'è che non esistono alfa etc. (cosa che comunque continuiamo costantemente a denunciare). Allora meglio parlare delle alfa del passato (ps. non so se in pista in passato per forza una alfa avrebbe fatto registrare tempi migliori, parlo di quelle commercializzate... mi pare però che già all'epoca si diceva che alfa era l'unica trazione posteriore che stava in strada sul bagnato, ma su una pista.. una bmw con già pneumatici ribassati, siamo sicuri che non impiegava di meno? indagherò). Mi chiedo a cosa serve questo forum? è una lotteria sul futuro? Allora meglio chiudere baracca burattini e vivere sui ricordi.. tanto non illudiamoci che il passato è passato, il presente non esiste e non ci sarà futuro, di certo non come i tempi passati. Evviva Santoro che da una mano a sputtanare... (perchè è questo il suo messaggio) come se il suo messaggio faccia riflettere marchionne.. senza danneggare l'immagina già a terra di alfa romeo. Dai su.. marchionne ci sta sui maroni.. non compriamo più macchine del gruppo, semplice no? da domani tutti BMW, AUDI, VW etc.. e facciamola chiudere una volta per tutte queste fabbriche fiat sia in italia che all'estero.. |
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Alberto Flisi
Utente Junior
216 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2010 : 12:46:30
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PER gdelta
Nessuno di noi, caro gdelta, sostiene che le Alfa di oggi facciano schifo. Non l'ho detto e non lo penso io, non mi pare che qualcun altro qui lo abbia sostenuto. Io e altri sosteniamo invece un concetto più sottile, ma parimenti amaro: guidando le Alfa di oggi NON CI SI SENTE E NON SI E' su un'auto migliore della concorrenza. Tutto qua. Ti par poco? Le Alfa di oggi sono buone auto; vogliamo dirla tutta? Le Alfa di oggi sono auto MIGLIORI, nettamente, per quanto riguarda l'affidabilità complessiva, di quelle mitiche che piacciono a noi, diciamo quelle anni 60 e 70. Ma il punto è che, complessivamente valutate, NON "ESCONO DAL GRUPPO"!E' questo che dispiace terribilmente a noi alfisti! E i motivi li abbiamo detti così tante volte che non c'è bisogno di tornarci su. Ma, allegri, perchè il futuro ci riserva cose addirittura peggiori: o l'Alfa resta in mano alla Fiat, e allora vedremo l'alto di gamma composto da vetture Chrysler con lo stemma Alfa Romeo; oppure va alla Volkswagen, e allora avremo auto Volkswagen con lo stemma Alfa Romeo. Quale vi piace di più, bamboccioni? A me fanno vomitare entrambe! Spero quindi VIVAMENTE, da alfista totalmente sfegatato quale sono, di essere smentito dai fatti. Non chiedo di meglio e, se lo sarò, tirerò un grosso respiro di sollievo. |
ALBERTO |
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Bobby
Presidente
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: Spoleto
1990 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2010 : 13:16:25
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Nessuno è stato così estremista. Però non credo che serva a molto nascondersi dietro a un dito e nascondere la cenere sotto al tappeto. Del resto che l'Alfa Romeo di oggi abbia raggiunto il suo minimo storico ce lo stiamo ripetendo ormai da mesi, non credo che il servizio in questione abbia aggiunto chissà cosa, se non confermare quello che stiamo dicendo da una vita. E comunque, guardando le vendite, il mercato se ne era accorto ben prima del servizio di Santoro! Il problema è che di questa situazione non frega assolutamente niente a nessuno! La dirigenza è troppo impegnata a prendere a spallate il sistema produttivo italiano allo scopo di avere la scusa per chiudere tutto e portare tutto fuori. Certo è un bel rischio visto che, nonostante le mire estere di maglioncino, l'Italia rappresenta ancora il 40% del suo mercato di riferimento, e quindi, volente o nolente è con lui (e quindi anche con noi potenziali acquirenti alfisti) che si deve confrontare. Non sembra però così propenso a prendere in considerazione i suggerimenti, sempre costruttivi, che gli vengono dal mercato e dagli appassionati, che poi quelle vetture dovrebbero acquistare (e che di fatto ancora acquistano nonostante tutto). Quindi non si dia la colpa di tutto questo ai sindacati, agli operai, al mercato, ma si inizi prima di tutto a fare un po di sana autocritica. E questo non per dire che l'Alfa Romeo fa schifo; o che la Mito non è una bella macchina solo perché ha preso un secondo in pista dalla Mini; probabilmente una vettura così ben rifinita e curata come la Giulietta, l'Alfa Romeo non l'ha mai avuta. Solo che non rispecchia quello che il mercato si aspetta dall'Alfa Romeo. E per chi non frequenta tutti i giorni forum e riviste specializzate, ed è rimasto ad una certa visione dell'Alfa Romeo, quel servizio ha evidenziato come quella che per l'immaginario comune voleva essere la marca più prestante, in realtà così non è più. Non credo francamente che per ciascuno di noi quel risultato sia stato chissà quale sorpresa. Ed in questo la simpatia/antipatia di maglioncino non c'entra nulla. Mister maglioncino viene valutato sulla base delle sue azioni, ed è forse per questo che sta sulle scatole a tutti, o no? Per il resto, se il governo italiano, (o quel che ne è rimasto) con tutti i sindacati italiani, vogliono lasciar andare all'estero tutta l'industria manifatturiera italiana, puntando soltanto sul terziario e sulla finanza creativa, beh non credo che abbiamo una gran scelta. Personalmente la reputo una grandissima stronzata, perché da che mondo e mondo è l'industria pesante, la fabbrica, la manifattura che fa la ricchezza o la povertà di un paese, ma in una società in cui vale l'effimero, le escort, la velina, la borsa, la finanza creativa, le nuove tecnologie, il grande fratello, che ci vogliamo mai aspettare? Certo tutto questo non deve andare a scapito dell'operaio, del lavoratore e dei suoi diritti, che resta comunque la maglia debole della catena che va comunque salvaguardata, ma siamo proprio sicuri di voler mandare tutto al diavolo per dieci minuti di pausa? E volendo dare un colpo al cerchio e uno alla botte, è così indispensabile togliere quei dieci minuti di pausa quando le richieste di vetture terrebbero impegnato quell'operaio per soli tre giorni a settimana, lasciandolo poi a casa per gli altri due? Certo la differenza è sostanziale visto che per i tre giorni che lavora lo paga la Fiat, mentre per i due giorni restanti, usufruendo di ammortizzatori sociali, lo paghiamo noi? Allora siamo alle solite? E' il solito tentativo di far pagare a noi le passività (quindi la non produzione) cercando contemporaneamente di ottimizzare soltanto la parte che paga la Fiat? |
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