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gdelta
Utente Super
871 Messaggi |
Inserito il - 13/12/2009 : 20:53:15
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Non so che dire, rimpiango anche la 155 twin spark, di certo il 3.0 busso.. adesso?.. spero solo sia un momento di transizione. Ho sempre apprezzato l'italianità e non riesco a vederla in un'Alfa sotto VW, sarebbe come cedere al nemico. Quando ho preso la thesis l'ho apprezzata anche perchè sapevo che i tecnici Alfa avevano lavorato allo sviluppo e questo si percepiva.. ed era un made in italy..Comunque se Alfa dovesse passare sotto VW, come dici tu Bobby, vediamo cosa salterà fuori, ma se per Alfa italiana sarei disposto a chiudere un occhio.. per Alfa sotto VW no.. |
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Bobby
Presidente
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: Spoleto
1990 Messaggi |
Inserito il - 13/12/2009 : 21:49:34
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Beh se è per questo io una 155 Twin Spark ce l'ho ancora in garage...
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alfamax
Utente T.I.
Regione: Lombardia
Prov.: Brescia
Città: Brescia
2312 Messaggi |
Inserito il - 13/12/2009 : 22:46:26
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mi rincuorate, ragazzi, perchè io la 155 2000 twin spark la guido ogni giorno e, come ho già detto, mi dà delle emozioni incredibili. |
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Bobby
Presidente
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: Spoleto
1990 Messaggi |
Inserito il - 13/12/2009 : 23:02:52
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Anche io ne sono completamente soddisfatto...!!! |
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gdelta
Utente Super
871 Messaggi |
Inserito il - 14/12/2009 : 07:05:59
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E si.. i bei tempi passati, quando uso la mia giulietta turbodelta.. mi sembra di veder li i tecnici che la hanno progettata e prodotta.. che si confrontano che discutono sulle particolarità tecniche.. Quando sento girare il busso 3.0 24V anche li.. immagino quando quel motore ha mosso i primi giri.. (non si può dire i primi passi.. :-) ) ancora carburatori sull'alfa6.. l'emozione di sentirne la rabbiosita, corposità.. un motore che tutt'oggi non ha rivali (secondo il mio modesto punto di vista), qualcuno ha provato il busso e il 6 cilindri 3.0 in linea BMW?... :-) |
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Frank
Utente Junior
Regione: Puglia
Prov.: Bari
Città: Bari
476 Messaggi |
Inserito il - 14/12/2009 : 09:40:33
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Io penso che sia certamente facile conservare un marchio (FIAT) che è stato sempre simbolo di motorizzazione di massa e di utilitarie; molto pià difficile è invece continuare a far progredire l'Alfa che, riconosciamolo, ha rappresentato comunque un fiore all'occhiello per la classe medio-alta; per quanto a metà degli anni 70 l'Alfa Romeo vendeva molto di più della BMW, perchè aveva trovato una buona soluzione presentando vetture di cilindrata ridotta (tutte le 1300), ma con aspetto e prestazioni di auto di classe decisamente superiore. Poi che è successo??? Si è smesso di investire, fare ricerca e dimostrare in ambito sportivo i risultati conseguiti. E da allora sono nati i problemi. In mezzo ci si sono messi qualche crisi petrolifera e finziazia, le rivendicazioni sindacali (giustissime, per carità) ed ecco che alcuni modelli sono stati presentati con molto ritardo (quando erano già superati), altri progetti sono stati accantonati. La classe operaia ha smesso di considerarsi parte integrante delle aziende, trovando altrove (anche qui giustamente) altre fonti di gratificazione ed il consumismo smodato ci ha messo la ciliegina sulla torta; il mercato ha richiesto sempre nuovi modelli, continui aggiornamenti stilistici e tecnologici (il progresso tecnico è diventato tumultuoso) e ciò ha favorito i continui cambi di marchio dei clienti, a caccia di novità, maggiori prestazioni e di nuovi status symbol da ostentare continuamente. Proprio ieri sera, mentre sfogliavo una rivista dell'aprile 1968, mi sono sorpreso a considerare che in una foto appariva Gina Lollobrigida a bordo di una Giulia primissima serie (aveva le vecchie feritoie di areazione alla base del parabrezza), quindi non proprio ultimo modello; segno questo che nonostante il benessere economico di alcuni soggetti, all'epoca la caccia alla novità era molto meno sentita che oggi. Le agevolazioni fiscali per i commercianti hanno favorito nuove forme di ammortizzamento e detrazione fiscale (leasing, noleggio a lungo termine, ecc.) e quindi giù a comprare modelli sempre più importanti ed impegnativi che in pochissimi casi sono effettivamente diventati di proprietà dell'utente. Lo Stato, disincentivato dalla privatizzazione di tutto e dalla progressione del libero mercato e della concorrenza, ha comprato le Subaru, le BMW ed altra roba per gli enti pubblici e le forze dell'ordine (oggi il presidente del consiglio arriva allegramente in Audi pur professando il rilancio dell'industria italiana). In Italia non si produce più un fuoristrada, col risultato che i CC vanno in giro in Land Rover... I motivi della crisi dell'Alfa sono tanti e non tutti imputabili alla schifosa gestione della Fiat. Marchionne è sostanzialmente un politico (economico-aziendale) e perciò non meravigliamoci che pensi solo all'immediato ritorno economico e a nient'altro. Cosa volete che gli importi dei nostri stupidi sentimentalismi alfistico-nazionalistici di vecchi borghesi??? |
Frank
GTJ Scalino 1966 GTJ 1972 CT Junior 1971 1750 Berlina 1971 Giulia 1300 Ti 1968 Alfasud 1.2 5M 3P 1982 Alfetta GTV 2.0 L 1978 166 2,5 24V Busso 2004 MITO 1,4 Turbo 155 CV
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Modificato da - Frank in data 14/12/2009 09:41:20 |
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Bobby
Presidente
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: Spoleto
1990 Messaggi |
Inserito il - 15/12/2009 : 22:34:30
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Vi riporto di seguito un intervento che Maurizio Consalvo ha lasciato sul sito di Alfisti, in cui parla di molte cosa "scottanti", dalla trazione alla questione del nuovo V6... purtroppo è in lingua inglese... Maurizio Consalvo è Brand Technical Coordinator per Alfa Romeo
chi si offre per la traduzione???
Maurizio Consalvo:
Dear Alfisti,
I’m really glad that I can finally dedicate myself to you, opening this new and fundamental communication channel to share some of the most important issues about the aspects as far as the products are concerned.
I’m pleased to start this new experience with you, because since I started my professional career I have always been admiring the world of the “Alfisti” with its fans all over the world, who are not only experienced but also experts as far as the products are concerned or sometimes just fans of Italian cars.
Let’s talk about passion and let me tell you something about my role in the company. Apart from the organisational part my role in our team is a dream for a car fan come true: we’re working on the proposals as far as the future range and the development of the cars for the market are concerned. It’s a challenging and pleasant role, difficult but also rewarding. Although it’s still pretty different from what it might seem from the outside.
When I was a young boy, reading Quattroruote (one of the most important car magazines in Italy) I dreamt of being able to decide which engines to develop, what kind of content to put in a car and foremost how far the speedometer should reach.
In reality the product is the main business lever in a company like ours, so apart from a lot of passion, you also need lots of rationality to deal with product development; you need to consider many complex aspects, especially when you think about the latest economic crisis on markets all over the world .
Here for us at Alfa Romeo the aspects of business sustainability are the most important ones, guaranteeing to invest the shareholders’ money in profitable initiatives. The first task is to understand in which direction the market is moving. In the past the competition’s evolution was slow and predictable; today it’s much faster and changes happen on a global scale and you can’t just think of Italy and Europe anymore.
Very often technological innovation is the ‘weapon’, which allows us to get onto the market with the right product at the right time.
For example the Multiair, which had its debut with the MiTo last September; this fundamental technology has been developed thanks to tenacity, professional capacity and far-sightedness of a team of people who believed in the importance of excellent performance and emission control, driving pleasure and consumption control.
Another important aspect is to know who the customers really are, how much they are willing to spend and what kind of content or performance they want.
Here we need to talk about the brand’s value, the heritage, its unique characteristics, which are the reasons for the clients to buy the product.
The positive aspect: we know what we want to achieve! Unmistakable style, road holding, driving pleasure, control of the car under all conditions, brilliant performance – these are the values, which have always characterised the brand.
The negative aspect: the bar is set higher and higher! It’s getting more and more difficult to satisfy everybody – from the young fans to the traditional enthusiasts.
When Alfa Romeo introduced the Giulietta in the 1950s there was no other car with the same characteristics on the market. It wasn’t about the price tag, but if you wanted to buy a saloon for your family with a sporty performance you had to come to Alfa Romeo! No other car was fitted with a double camshaft in aluminium or offered the Giulietta’s weight distribution.
Today there are numerous cars with these characteristics and they are all really well made.
Compared to the 1950s technical architecture’s rationalisation lead to different platforms, suspensions and engines. Nevertheless the brand’s personality still remains a purchase reason. This will be true in the future, when there will be less than ten big industrial groups with numerous technical aspects in common. The challenge is not to “create an Alfa”, but to create an Alfa according to the rules and for today’s market, guaranteeing to the customer that the brand won’t lose any of it’s personality, offering a high-quality product with an unmistakable design.
Having said that I want to start talking to you trying to find the answers to the questions you posted in the Alfisti.com workshop.
I hope many amongst you will be satisfied by my appearance today or over the coming months, when I’ll be back in the Alfisti.com forum.
Many Alfisti, amongst them “Biscione67”, “Roberto”, “Alfonso”, Desmochicco” and “Il Fusi”, asked about rear traction.
I think that this is an issue which might merit it’s own doctoral thesis in engineering, but I’ll try to give some answers …. First of all it’s not a question of “mechanical ideology”, but a question of rationality. There is no doubt that compact cars, those which are driven on a daily basis, have an advantage in terms of weight, when they use front traction; they are also easier to drive for a driver with less experience and offer great space inside. On the other hand when you reach a certain performance and torque, rear traction and a straight engine have numerous advantages, especially for those who know how to develop mechatronics, setting up the electronics the best possible way, assisted by the driver without doing any harm to driving pleasure.
There are many cars with front traction extremely fun to drive and there are many boring rear traction cars (although out of respect I can’t name any of them here). For us it’s fundamental to understand what we want to get from the car and only then we have to understand how we want to get there, choosing the adequate technology. I think that it doesn’t make any sense to opt for a certain technology just for the sake of it, but you have to be extremely severe as far as the overall performance is concerned.
Another topic is the V6 engine (“M.Lendi”, “MikyBrera”, “SqualettoGe”). I want to outline our reasoning, keeping the confidential nature of my role in the company. At Alfa Romeo, and in general all over the company, we are aware of the impact the V6 “Busso” had on the brand’s image. Replacing such a glorious engine wasn’t and won’t be easy. What I can say is that to create such an engine you need enormous investments, bigger than once a high level of reliability, low consumption and environmental standards were considered.
This is one of those cases when the rational aspect has to guarantee that you’re taking the right steps. For example when you first try to understand which cars should be fitted with such an engine and how this engine would be appreciated on the future markets. To calm you I can say that Fiat Powetrain Technologies technological patrimony, the company with exceptional competence in our group, is on an extremely high level, not to create a “V6” but “THE V6” – an avant-garde engine with character and temperament, which made Italian engine construction famous all over the world.
Talking about engines, I also want to reply to Marik ’71’s question as far as the 1750TBi is concerned. At the moment it is not planned to apply the Multiair technology in the 1750’s engine, because we decided to raise the engine’s performance using the direct fuel injection potential and the double continuous phase distributor in combination with the supercharger.
Over the coming months we’ll see the debut of this engine in a version with higher performance, which - also thanks to ‘scavenging’, eliminating the turbo lag - will lead to a further step forward in carrying out Ala Romeo’s philosophy for the future: high-performing and enjoyable engines, which, thanks to downsizing, reduce consumption and emission.
But now please have a look at my comments, while I read the numerous questions you’ve been posting since yesterday, so we can start chatting in real time here on Alfisti.com!
E per quanto riguarda il Q2 elettronico:
We tested a lot the mechanic Q2 on the 147 and on the GT, with excellent performance. We wanted to reach, together with the technicians that worked for a long time on this project, the following target: to replicate exactly the same feeling on the road achieved by the mechanic Q2 but with the electronic one, adding 3 further benefits: 1. is able to interact with Alfa DNA system 2. allows to reduce weight on the front axle (because there are not additional components) 3. is less expensive, so it allows to extend the benefits on the whole range of engines (and not only the top range engines)
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Brera nel Cuore
Utente Junior
Città: Lussemburgo
224 Messaggi |
Inserito il - 15/12/2009 : 23:43:59
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Il Fusi? ma campa ancora???? |
Brera 3.2, un sogno che si avvera!
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Anfortas
Utente Super
Regione: Lombardia
Prov.: Como
1900 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 09:32:45
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| Brera nel Cuore ha scritto:
Il Fusi? ma campa ancora????
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Povero !! che t'ha fatto di male? E' pur sempre un'Alfista
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Modificato da - Anfortas in data 16/12/2009 09:33:31 |
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Brera nel Cuore
Utente Junior
Città: Lussemburgo
224 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 09:51:34
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| anfortas ha scritto:
| Brera nel Cuore ha scritto:
Il Fusi? ma campa ancora????
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Povero !! che t'ha fatto di male? E' pur sempre un'Alfista
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Da come ne parli mi sembra di capire che tu non sappia di chi si tratta! |
Brera 3.2, un sogno che si avvera!
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Anfortas
Utente Super
Regione: Lombardia
Prov.: Como
1900 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 09:55:11
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| Brera nel Cuore ha scritto:
| anfortas ha scritto:
| Brera nel Cuore ha scritto:
Il Fusi? ma campa ancora????
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Povero !! che t'ha fatto di male? E' pur sempre un'Alfista
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Da come ne parli mi sembra di capire che tu non sappia di chi si tratta!
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L'ho incrociato su Alfisti.com e me ne sono fatto una parziale idea comunque, scusa ma non ritengo etico parlare di persone pubblicamente su un forum ed in loro assenza, ne parleremo magari con lui personalmente presente magari al centenario |
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Modificato da - Anfortas in data 16/12/2009 09:55:31 |
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Brera nel Cuore
Utente Junior
Città: Lussemburgo
224 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 09:58:05
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| anfortas ha scritto:
| Brera nel Cuore ha scritto:
| anfortas ha scritto:
| Brera nel Cuore ha scritto:
Il Fusi? ma campa ancora????
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Povero !! che t'ha fatto di male? E' pur sempre un'Alfista
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Da come ne parli mi sembra di capire che tu non sappia di chi si tratta!
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L'ho incrociato su Alfisti.com e me ne sono fatto una parziale idea comunque, scusa ma non ritengo etico parlare di persone pubblicamente su un forum ed in loro assenza, ne parleremo magari con lui personalmente presente magari al centenario
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In fin dei conti non stiamo dicendo nulla su di lui, comunque dovresti parlarne con Bobby, non con me |
Brera 3.2, un sogno che si avvera!
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Bobby
Presidente
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: Spoleto
1990 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 11:42:34
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Con Leonardo c'è stato un fitto scambio di e-mail qualche mese fa in cui abbiamo chiarito le rispettive posizioni ed abbiamo poi avuto modo di parlare a lungo ad Imola in occasione della Superbike. Questo unito al fatto che lui non si è mai apertamente schierato o partecipato agli attacchi di cui siamo stati oggetto, se non in modo riflesso, in quanto appartenente all'altro sodalizio, ha fatto sì che molte posizioni conflittuali sono state rimosse, scoprendo anzi di pensarla in modo simile su molti temi attuali. Ad oggi definirei i miei rapporti con "il fusi" come cordiali. Probabilmente questa nuova esperienza ha aperto un nuovo periodo a quanto pare molto meno conflittuale che non in passato. Scusatemi l'O.T. ma era necessario puntualizzare. |
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Brera nel Cuore
Utente Junior
Città: Lussemburgo
224 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 13:36:23
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| Bobby ha scritto:
Con Leonardo c'è stato un fitto scambio di e-mail qualche mese fa in cui abbiamo chiarito le rispettive posizioni ed abbiamo poi avuto modo di parlare a lungo ad Imola in occasione della Superbike. Questo unito al fatto che lui non si è mai apertamente schierato o partecipato agli attacchi di cui siamo stati oggetto, se non in modo riflesso, in quanto appartenente all'altro sodalizio, ha fatto sì che molte posizioni conflittuali sono state rimosse, scoprendo anzi di pensarla in modo simile su molti temi attuali. Ad oggi definirei i miei rapporti con "il fusi" come cordiali. Probabilmente questa nuova esperienza ha aperto un nuovo periodo a quanto pare molto meno conflittuale che non in passato. Scusatemi l'O.T. ma era necessario puntualizzare.
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Ok, io ero ancora rimasto alle vecchie diatribe! I bei vecchi tempi! |
Brera 3.2, un sogno che si avvera!
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Frank
Utente Junior
Regione: Puglia
Prov.: Bari
Città: Bari
476 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 17:37:10
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Ecco la traduzione; in alcuni punti non è letterale perchè l'inglese è una lingua che non può competere in alcun modo con la capacità espressiva dell'italiano, ma il senso è quello.
Cari Alfisti,
Sono davvero contento che finalmente posso dedicarmi a voi, l'apertura di questo nuovo canale di comunicazione e fondamentale per condividere alcune delle questioni più importanti in merito agli aspetti per quanto riguarda i prodotti in questione. Sono contento di iniziare questa nuova esperienza con voi, perché da quando ho iniziato la mia carriera professionale ho sempre ammirato il mondo dei "Alfisti" con i suoi fans in tutto il mondo, che non sono solo esperti, ma anche esperti per quanto i prodotti sono interessati oa volte semplicemente appassionati di auto italiane. Parlando di passione, lasciate che vi dica qualcosa sul mio ruolo in azienda. Oltre alla parte organizzativa il mio ruolo in questa squadra è un sogno che si avvera per un appassionato di auto: stiamo lavorando a proposte per quanto riguarda la futura gamma e lo sviluppo delle vetture a cui il mercato è interessato. E 'un ruolo stimolante e piacevole, difficile ma anche gratificante. Anche se è ancora abbastanza diverso da quello che potrebbe sembrare da fuori. Quando ero un ragazzo, leggendo Quattroruote (una delle più importanti riviste di auto in Italia) Ho sognato di essere in grado di decidere quali motori sviluppare, che tipo di contenuti mettere in una macchina e soprattutto dove la lancetta del tachimetro sarebbe dovuta arrivare. In realtà, il prodotto è la leva principale di affari in una società come la nostra, così oltre ad un sacco di passione, c’è anche bisogno di un sacco di razionalità nello sviluppo del prodotto stesso, specie ove si considerino molti aspetti complessi, in particolar modo la crisi economica sui mercati di tutto il mondo. Qui per noi in Alfa Romeo, gli aspetti della sostenibilità del business sono quelli più importanti, quelli cioè che consentono di investire il denaro degli azionisti in iniziative redditizie. Il primo compito è quindi quello di capire in quale direzione il mercato si sta muovendo. In passato, l'evoluzione della concorrenza è stata lenta e prevedibile, oggi è molto più veloce e i relativi adeguamenti a questo processo devono avvenire su scala globale; non si può solo pensare solo all’Italia o all'Europa. Molto spesso l'innovazione tecnologica è l’arma, che ci permette di arrivare sul mercato con il prodotto giusto al momento giusto. Prendiamo ad esempio, il motore Multiair, che ha avuto il suo debutto con la MiTo, lo scorso settembre; questa tecnologia è stata sviluppata grazie alla tenacia, capacità professionale e la lungimiranza di un gruppo di persone che hanno creduto nell'importanza di ottenere eccellenti prestazioni, elevato piacere di guida e ridotto consumo, pur tutelando il controllo delle emissioni. Un altro aspetto importante è sapere quanto i clienti sono veramente disposti a spendere e che tipo di contenuto o di prestazione vogliono. Il tutto connesso all’indubbio valore del brand, del patrimonio culturale patrimonio, le sue caratteristiche uniche, quali possono essere le motivazioni dei clienti per acquistare il prodotto. L'aspetto positivo: sappiamo ciò che vogliamo raggiungere: uno stile inconfondibile, una ottima tenuta di strada, l’elevato piacere di guida, il controllo della vettura in tutte le condizioni, le prestazioni brillanti - sono questi i valori che da sempre caratterizzano il brand. L'aspetto negativo: il target da raggiungere è impostato sempre più in alto! E 'sempre più difficile da accontentare tutti - dai giovani fan per gli appassionati tradizionali. Quando Alfa Romeo ha introdotto la Giulietta nel 1950 non vi era altra macchina con le stesse caratteristiche del mercato. Il prezzo allora era un fattore relativamente marginale: se si voleva comprare una berlina per la famiglia con performances sportive si doveva necessariamente optare per un’Alfa Romeo! Nessuna altra vettura era all’epoca dotata di un motore in alluminio con doppio albero a camme in testa e col peso della Giulietta. Oggi ci sono numerose auto con queste caratteristiche e sono tutti davvero ben fatti. Rispetto al 1950 hanno tuttavia un'architettura tecnica di razionalizzazione per diverse piattaforme, sospensioni e motori. Tuttavia la personalità del brand rimane ancora un valido motivo di acquisto. Ciò sarà vero anche in futuro, quando ci saranno meno di dieci grandi gruppi industriali, anche se con numerosi aspetti tecnici in comune. La sfida non è quella di "creare un’Alfa", ma per creare un’Alfa secondo le regole e per il mercato di oggi, garantendo al cliente che il marchio non verranno persi la sua personalità, offrendo un prodotto di alta qualità con una inconfondibile progettazione. Ciò premesso vorrei cercare di trovare le risposte alle domande che avete inviato al blog di Alfisti.com. Mi auguro che molti fra voi sarà soddisfatto dalle mie risposte di oggi o dei prossimi mesi, quando ritornerò a scrivere nel forum Alfisti.com. Molti Alfisti, tra cui "Biscione67", "Roberto", "Alfonso", Desmochicco "e" Il Fusi ", hanno chiesto informazioni su una trazione posteriore. Credo che questo sia un problema complesso che potrebbe essere oggetto di una tesi di dottorato in ingegneria, ma cercherò di dare alcune risposte. Prima di tutto non è una questione di "ideologia meccanica", ma una questione di razionalità. Non vi è dubbio che le automobili compatte, quelli che sono guidati su base giornaliera, danno vantaggi in termini di peso, quando si usa la trazione anteriore, sono anche più facile da guidare per un pilota con meno esperienza e offrono un grande spazio interno. D'altra parte quando si raggiunge una certa prestazione e di coppia, la trazione posteriore e un motore anteriore hanno numerosi vantaggi, soprattutto per i costruttori che sanno sviluppare la potenza meccanica e che utilizzano l'elettronica nel miglior modo possibile, assistendo il conducente senza penalizzare il piacere di guida. Ci sono molte automobili a trazione anteriore estremamente divertenti da guidare e ci sono molte noiose anche essendo a trazione posteriore (anche se per rispetto non posso nominarle). Per noi è fondamentale sapere che cosa vogliamo ottenere dalla macchina e solo allora possiamo capire come vogliamo arrivarci, scegliendo la tecnologia adeguata. Penso che non abbia alcun senso optare per una certa tecnologia solo per il gusto di farlo, ma la scelta diventa estremamente importante in funzione del risultato ricercato. Un altro argomento è il motore V6 ( "M. Lendi", "MikyBrera", "SqualettoGe"). Voglio cercare di esprimermi al riguardo, mantenendo la riservatezza del mio ruolo in fabbrica. In Alfa Romeo, e in generale tutta la società, siamo consapevoli dell'impatto che il V6 "Busso" aveva sull'immagine del marchio. Trovare un sostituto di tale glorioso motore non è stata e non sarà facile. Quello che posso dire è che per creare ex novo un motore di questo tipo, sono necessari enormi investimenti a più riprese, occorre conseguire un elevato livello di affidabilità, bassi consumi ed ottemperare agli attuali standard di impatto ambientale. Questo è uno di quei casi in cui l'aspetto razionale della progettazione deve garantire che si sta andando nella giusta direzione. Ad esempio: inizialmente che si cerca di capire che auto deve essere munita di un tale motore e come questo sarebbe apprezzato sul mercato anche in futuro. Sinceramente posso dire che Fiat Powetrain Technologies, patrimonio tecnologico eccezionale nel nostro gruppo, è su di un livello così estremamente elevato da essere in grado di creare non un semplice "V6", ma "il V6", cioè un motore di avanguardia con carattere e temperamento, caratteristiche queste che hanno reso famosi in tutto il mondo i motori italiani. Parlando di motori, voglio anche rispondere a Marik71 per quanto riguarda il 1750Tbi: al momento non è prevista l’applicazione della tecnologia Multiair al motore 1750, perché abbiamo deciso di aumentare le prestazioni del motore sfruttando il potenziale dell’iniezione diretta di carburante ed il distributore continuo di doppia fase in combinazione con il compressore. Nei prossimi mesi vedremo il debutto di questo motore in una versione con prestazioni più elevate, che - grazie anche alla quasi totale eliminazione del turbo lag - porterà a un ulteriore passo in avanti nella realizzazione della filosofia Ala Romeo per il futuro: alte prestazioni e motori divertenti, che, grazie al ridimensionamento, porteranno anche alla riduzione dei consumi e delle emissioni. E per Quanto Riguarda il Q2 elettronico: Abbiamo provato a lungo il Q2 meccanico sulla 147 e sulla GT, con prestazioni eccellenti. Volevamo raggiungere, insieme con i tecnici che hanno lavorato a lungo su questo progetto, l'obiettivo seguente: replicare esattamente la stessa sensazione sulla strada realizzati dagli Q2 meccanici, ma con l’elettronica, per ottenere tre ulteriori vantaggi: 1. Possibilità di interagire con il sistema Alfa DNA 2. Riduzione del peso sull'asse anteriore (perché non ci sono componenti aggiuntivi) 3. Ottenere minori costi, in modo da permette di estendere i benefici su tutta la gamma dei motori (e non solo i motori top di gamma).
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Mi sembra che ci siano spunti molto interessanti sui quali riflettere. |
Frank
GTJ Scalino 1966 GTJ 1972 CT Junior 1971 1750 Berlina 1971 Giulia 1300 Ti 1968 Alfasud 1.2 5M 3P 1982 Alfetta GTV 2.0 L 1978 166 2,5 24V Busso 2004 MITO 1,4 Turbo 155 CV
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Modificato da - Frank in data 16/12/2009 17:39:22 |
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llengui
Tesoriere
Regione: Campania
Prov.: Caserta
Città: Caserta
2225 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 18:39:36
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forse state confondendo con questo signore:
Luigi Fusi è nato nel 1906. Nel 1920 entra in Alfa Romeo come disegnatore per poi divenire progettista fino al 1954, quando viene nominato Capo del Servizio Controllo Disegni della Direzione Progettazione. Al pensionamento, avvenuto nel 1961, gli viene affidato il compito di costituire il futuro Museo Alfa Romeo, di curarne la collezione e di provvedere al restauro delle vetture. Muore il 27 dicembre 1996
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Frank
Utente Junior
Regione: Puglia
Prov.: Bari
Città: Bari
476 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 19:01:36
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Corretto. Fusi del blog Alfa è un semplice nickname.
Aggiungerei alla breve biografia che è stato autore di un pregevolissimo trattato su tutti i modelli Alfa Romeo prodotti dalle origini fino al 1978.
Immagine:
52,44 KB
Oggi quest'opera è rarissima in quanto non è stata più ristampata, ma in giro ci sono riproduzioni digitali a pochi spiccioli.
Qui c'è in vendita la prima edizione (ancora più rara) che si ferma al 1967.
http://cgi.ebay.it/LE-VETTURE-ALFA-ROMEO-DAL-1910-BY-LUIGI-FUSI-ITALIAN-TE_W0QQitemZ350282771542QQcmdZViewItemQQptZUK_Sports_Memorabilia_ET?hash=item518e7aec56
Il prezzo è molto alto, ma adeguato alla rarità dell'oggetto che é estremamente ambito in ambito alfistico mondiale. Presentazione di Luraghi (e scusate se è poco...).
Qui ce n'è un altro, (seconda edizione che arriva fino al 1978) in vendita in Italia ed a prezzo più basso.
http://cgi.ebay.it/LUIGI-FUSI-TUTTE-LE-VETTURE-ALFA-ROMEO-DAL-1910-0847_W0QQitemZ250530005696QQcmdZViewItemQQptZCollezionismo_Sportivo?hash=item3a54c082c0
Io ho la fortuna di avere una copia della I edizione (la più rara) regalatami nel 1977 dal Dott. Marchetti, all'epoca dirigente della sezione storica del Museo di Arese. Inutile dire che la conservo come una reliquia ed è lì sopra che faccio fare (a mò di bibbia) eterno giuramento di fedeltà agli aspiranti alfisti.
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Frank
GTJ Scalino 1966 GTJ 1972 CT Junior 1971 1750 Berlina 1971 Giulia 1300 Ti 1968 Alfasud 1.2 5M 3P 1982 Alfetta GTV 2.0 L 1978 166 2,5 24V Busso 2004 MITO 1,4 Turbo 155 CV
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Modificato da - Frank in data 16/12/2009 19:21:35 |
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Brera nel Cuore
Utente Junior
Città: Lussemburgo
224 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 19:34:04
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llengui non ha molta simpatia per queste mode moderne, dove ci si appropria di pseudonimi che non ci competono!! È un po' all'antica! |
Brera 3.2, un sogno che si avvera!
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llengui
Tesoriere
Regione: Campania
Prov.: Caserta
Città: Caserta
2225 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 19:40:56
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| Brera nel Cuore ha scritto:
llengui non ha molta simpatia per queste mode moderne, dove ci si appropria di pseudonimi che non ci competono!! È un po' all'antica!
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perciò sono alfista?
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alfamax
Utente T.I.
Regione: Lombardia
Prov.: Brescia
Città: Brescia
2312 Messaggi |
Inserito il - 16/12/2009 : 20:09:47
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Effettivamente quello che dice Consalvo è interesante, ma lascia un non so che di insoddisfazione. Probabilmente è il fatto di dire che le cose si faranno, ma siamo ancora in attesa di verificarle. Soprattutto sull'alto di gamma |
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Discussione |
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